Il Sacro e il Profano

È il primo CD che documenta i concerti che si tengono a Time in jazz, rassegna particolare per molti buoni motivi che si tiene a Berchidda, in Sardegna, curata artisticamente da Paolo Fresu. Gli spazi che dentro e fuori dal paese ospitano i concerti si colmano di persone ed atmosfera, sicché andarci resta comunque esperienza migliore rispetto all’acquisto del CD. è un concerto atipico per quel che riguarda il protagonista e il repertorio. Peter Waters, pianista australiano che ha messo radici in Svizzera, è tipo che ama osare e contaminarsi (scusate ma nel suo caso il termine dovevo usarlo). La registrazione offre una serie di brani che spiazza per discontinuità, per cui mettetevi l’anima in pace e rinunciate al rilassato clima da piano solo che avreste potuto supporre: si va da Abdullah Ibrahim a Chopin, da Bach a Joni Mitchell, da Hancock a Schubert fino a (inutile, non indovinerete mai e poi mai) Kim Wilde. Molta voglia di improvvisare, anche con una tecnica di livello, e un’apprezzabile capacità di catturare l’attenzione del pubblico. A lavori del genere non si chiede rigore formale nell’interpretazione, per cui difficilmente i brani di classica piaceranno a chi ama il genere. Prendere o lasciare: troppa grazia o troppo di tutto?

Pier Luigi Zanzi @ suono.it